giovedì 22 settembre 2016

I luoghi del silenzio 02.10.2016



I luoghi del silenzio
Circuiti Dinamici Via Giovanola, 21/c Milano

Vernice Domenica 2 ottobre h 18


Anna Argentino e Giovanni Annese, Dora Ayala, Davide Bolzonella, Maurizio Bondesan, Maria Castagna, Andrea Esposito, Salvatore Esposito, Leonarda Faggi, Chiara Fucà, Irene Grazi, Luca Grippa, Francesco Lasalandra, Pietro Librici, Romana Francesca Mainieri, Tomaso Marcolla. Claudia Margadonna, Alessandra Mazzucchelli, Nina Miselli, Eleonora Monguzzi, Federico Montesano, Annalisa Mori, Mariapaola Parma, Barbara Pastorino, Daniela Riganelli Poduti, Tiziana Rosmini, Alex Sala, Edy Sanna, Francesco Scapolatempore, Raffaella Suaria, Sonia Willki Sonia, Paola Zorzi.





I LUOGHI DEL SILENZIO

Scegli bene cosa non dire, perchè è da ciò che si rivela la tua essenza. In un linguaggio epurato dalle sovrastrutture, dai decori, dagli inutili orpelli che tendiamo a sovrapporre uno sull’altro, scaturisce ciò che davvero è il vero significato di un luogo, di un’ opera, di una persona.
Taglia, pulisci, riordina, togli, ammutolisci, abbandona, cammina in punta di piedi e trattieni il respiro. FERMATI. Solo così sentirai il silenzio, quello che può provocare la detonazione più forte, quello che apre lo spazio e lascia un solco profondo, nel quale si imbriglia la meraviglia dello sguardo.

Ed è da questa sonda prolifica degli sguardi degli artisti selezionati che si sono messi in luce i molteplici aspetti del tema “I luoghi del silenzio”.
Un’ indagine cha ha sfiorato, soppesato il paesaggio naturale nell’attimo in cui immobile e silenzioso si esprime nella massima stupefazione che possa provocare, fermata da uno spettatore un po’ dispettoso che ne ha cambiato i connotati rendendola più interessante, scarna ma al tempo stesso affascinante.

Ma il “luogo silenzioso” è anche uno stato d’animo, un porto sicuro in cui trovare ordine, lindore, nitidezza, in cui ritrovare un ideale distaccato e irraggiungibile nel reale.
Una sorta di Miyabi dell’estetica tradizionale giapponese dove per raggiungere eleganza, raffinatezza, “cortesia” si richiedeva l’eliminazione di tutto quello che era assurdo o volgare e la “limatura delle maniere, della dizione e dei sentimenti per eliminare tutta la rozzezza e crudezza così da raggiungere la massima grazia”.

In altra declinazione invece, alcuni, hanno dato forma ad architetture immaginate dove l’aria è satura di un immobile sospensione, di un mutismo e di uno stato negativamente elettrico come l’attesa prima di un temporale.
Altri ancora hanno colto il lato ironico e giocoso di un luogo silenzioso che preso troppo sul serio potrebbe portare ad un eccesso di malinconica propensione.

Il silenzio è un’idea, astensione da gesti o comportamenti che non producano bellezza, è la massima espressione del rispetto e un esercizio spirituale, un’imposizione, un appunto, un diritto, una commemorazione, “il silenzio è messaggio. La scelta di non dire è un atto linguistico” ed è ciò che ritroviamo in “I luoghi del Silenzio”.

Antonia Guglielmo






Catalogo in mostra

CURATELA Antonia Guglielmo e Lorenzo Argentino

PRESENTAZIONE Antonia Guglielmo

ALLESTIMENTO Lorenzo Argentino